Outsourcing Capitolo I: cos’è

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Outsourcing ovvero il processo attraverso il quale le aziende assegnano stabilmente a fornitori esterni, per un periodo di tempo contrattualmente definito, la gestione operativa di una o più funzioni in precedenza svolte all’interno.

Sicuramente questo processo rientra nella politica di contenimento dei costi e ricerca dell’efficienza delle imprese stesse. Generalmente poi questa pratica si configura, almeno nelle intenzioni, virtuosa, e rappresenta il mezzo attraverso il quale di attua la gestione strategica dei processi aziendali.

Il termine di outsourcing, giusto per chiarire in maniera semplice e trasparente di cosa si tratti, viene usato nel caso in cui l’attività affidata all’esterno è comprensiva dei mezzi di produzione.

La decisione di un’azienda di ricorrere all’outsourcing permette all’azienda stessa di concentrare tutte le risorse su ciò che sa fare meglio ed è un passo importante nell’ottimizzazione. In questo modo, trasferisce a fornitori selezionati opportunamente tutte le attività non determinanti per il raggiungimento di vantaggi competitivi.

Un modello di impresa snella, in fin dei conti, che lascia tutte le problematiche di middle management molto costose a livello di tempo ad altri. Un esempio? La gestione degli autoveicoli.

Recentemente l’outsourcing è cambiato, in quanto le teorie aziendalisti hanno spostato l’attenzione dalle attività essenziali e tipiche rispetto al prodotto/servizio offerto. Il concetto dipende dal punto di vista assunto e a volte anche le attività “core” possono non rappresentare un reale valore aggiunto sul mercato competitivo.

Ad esempio, i pasti rappresentano un servizio no-core per il management di un ospedale e allo stesso tempo un importante aspetto di valutazione della struttura da parte dei degenti.

Un concetto quindi, quello di outsourcing, in evoluzione continua le cui diverse tipologie possono essere individuate sulla base del campo di applicazione:

  • fornitura semplice, che corrisponde allea semplice fornitura di un servizio esternalizzato (delle paghe e dei contributi per il personale, giardinaggio, ecc.)
  • servizio, definito proprio nel passato come outsourcing, che comprende i servizi di fornitura del sistema informtico, della mensa o dei pasti, ecc.
  • servizi complessi o rami aziendali, usualmente definiti come facility management, con il campo di applicazione su immobili e servizi correlati, con remunerazione fissa per periodo. Gli stessi possono essere anche remunerati a raggiungimento di detreminati obiettivi (definiti allora global service); questi possono anche aggregare più funzioni aziendali
  • service, per i quali si forniscono le apparecchiature e tutto il necessario in beni consumabili e in manutenzione ordinaria e straordinaria per l’ottenimento della prestazione. Tipico esempio la fornitura di apparecchiature di laboratorio di analisi per un ospedale
  • processo, denominato anche come gestione in service, per il quale si fornisce tutto il necessario per la realizzazione di un processo, come ad esempio apparecchiature, attrezzature e arredi, interventi di adeguamento sugli immobili e impianti, beni consumabili, servizi (somministrazione di lavoro, manutenzione, assicurazione, consulenza, ecc.)
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