Cosa cambia per le PMI Italiane in merito alla Legge di Bilancio in merito al Piano Industria 4.0?
I precedenti super ammortamento e iper ammortamento diventano un Credito d’Imposta.
Nel Piano Industria 4.0 sono state premiate più le medie e grandi imprese rispetto alle PMI e dopo un 2017 di record in termini di ordinativi, è seguita una forte contrazione nel 2018 e 2019.
Per fronteggiare questo problema si tenta di invertire la tendenza. Piccole e medie imprese potranno quindi ricevere diversi incentivi in vista di un aggiornamento alle nuove tecnologie.
I precedenti super ammortamento e iper ammortamento diventano un Credito d’Imposta e sono inquadrati in quello che è stato definito dal Ministero dello Sviluppo Economico come “piano Transizione 4.0”.
Piano Industria 4.0: Iperammortamento
Investimento sui beni materiali industria 4.0 fino a 2.5 milioni di Euro con aliquota credito d’imposta pari al 40% e beneficio fiscale annuale dell’ 8% su 5 anni.
Per lo stesso tipo di investimento ma oltre i 2.5 milioni e fino a 10 milioni l’aliquota scende al 20% e il beneficio varia dall’8 al 5% su 5 anni.
Per i beni immateriali aliquota singola pari al 15% e beneficio del 5% su 3 anni.
Piano Industria 4.0: Superammortamento
Investimento sui beni materiali industria 4.0 fino a 2 milioni l’aliquota credito d’imposta è fissata al 6% con beneficio fiscale del 1,2% su 5 anni e per beni immateriali Industria 4.0 fino a 700 mila euro aliquota del 15% con beneficio fiscale del 5% su 3 anni.
Piano Industria 4.0: Credito d’imposta su Ricerca e Sviluppo, innovazione e design
Investimento in Ricerca e Sviluppo fino a 3 milioni di Euro con aliquota credito d’imposta pari al 12% e compensazione in 3 anni
Investimento in progetti green e di trasformazione digitale 4.0 fino a 1,5 milioni di Euro con aliquota pari al 10% e compensazione in 3 anni
Investimento sull’innovazione e design fino a 1,5 milioni di euro con aliquota pari al 6% e compensazione in 3 anni.
Piano Industria 4.0: Credito d’imposta per Formazione 4.0
La misura varata nel 2018 viene prorogata per il 2020, si semplificano gli accessi alla misura e vengono inclusi gli ITS tra i soggetti abilitati all’erogazione della formazione.
Oltre a queste misure, è stato pubblicato il bando Macchinari Innovativi MISE 2020 dedicato alle micro, piccole e medie imprese delle regioni Puglia, Calabria, Campania, Sicilia e Basilicata.
Oltre alle PMI possono accedere alle agevolazioni anche i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal MISE.