Il riciclaggio dell’alluminio

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L’alluminio è il metallo con il rapporto valore/disponibilità più alto in commercio (350€/tonnellata per l’alluminio riciclato); esistono altri materiali come l’oro o il rame che hanno valore maggiore ma nessuno di questi è presente in quantità simili a quelle dell’alluminio.

Per produrre l’alluminio è necessario un processo di elettrolisi che arriva a richiedere 15,7 kW/h per produrre un solo chilogrammo di questo materiale, utilizzando invece alluminio di riciclaggio è possibile abbattere questo costo utilizzando anche solo il 5% di queste energia. Proprio per questo il riciclaggio dell’alluminio è molto importante per l’industria e son stati sviluppati numerosi metodi per recuperarlo.

L’alluminio può essere recuperato infinite volte ed esistono categorie specifiche di forni industriali per fondere l’alluminio di scarto proveniente dai rifiuti urbani e valorizzarlo nuovamente per utilizzi futuri.

Il procedimento di purificazione dell’alluminio viene svolto in 3 fasi:

  • Vengono passati i rifiuti differenziati all’interno di un separatore, che divide l’alluminio da altri metalli magnetici e dai materiali diversi (vetro, plastica,…).
  • Viene pretrattato il metallo compattato proveniente dai separatori riscaldandolo fino a 500°C per eliminare materiali come vernici ed etichette.
  • Viene fuso il rimanente materiale alla temperatura di 800°C fino ad ottenere alluminio liquido da fondere in lingotti.

Grazie a queste semplici tecnologie il processo di riciclaggio è molto rapido e permette alla “stessa”

 lattina di ritornare nei supermercati al tempo record di 90 giorni dall’acquisto precedente!!

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